Piaghe da Decubito
Le piaghe da decubito sono delle superfici sulle quali si manifesta una reazione cutanea, un’ulcera, per via dell’insufficienza di flusso sanguigno causata da una pressione reiterata sulla zona.
Inizialmente risultano essere aree di pelle arrossata. Le loro sembianze assumono un peggioramento nel decorso arrivando alla formazione di vesciche in un primo momento e a ferite aperte in seguito, il cui colore muta dal viola al marrone.
A volte il tessuto alla base dell’ulcera è coperto da pelle morta sul giallo, marrone o verde.
Quali sono le cause?
Sono delle conseguenze che possono sopraggiungere per via di permanenze prolungate a letto (in caso di gravi malattie). Devono essere curate in modo opportuno al fine di evitare infezioni, anche serie. Altre condizioni a rischio sono l’uso prolungato di una carrozzella, l’impossibilità di effettuare determinati movimenti con alcune parti del corpo.
La compressione
Le ulcere tendono a formarsi intorno alle aree ossee. La riduzione o l’interruzione del flusso sanguigno per più di qualche ora fa morire la pelle, partendo dallo strato esterno (epidermide). La cute morta si deteriora e si espande una piaga aperta (ulcera). Per ovvi motivi alcune persone che non possono muoversi normalmente, corrono un rischio più elevato di sviluppare piaghe da decubito. A volte si formano su persone che oltre a non riuscire a muoversi, non riescono a avvertire il dolore causa mancanza di sensibilità su quel determinato tratto di pelle: solitamente il dolore spinge a cambiare posizione o a richiedere uno spostamento per sentirsi meglio.
La trazione
Si tratta dell’effetto dovuto alla “tiratura” della pelle, nel momento in cui una persona è collocata per esempio su un letto inclinato. La pelle, i muscoli, i tessuti sottocutanei vengono “tirati” verso il basso per via della gravità. Lo strato cutaneo continua comunque ad essere a contatto con la superficie esterna. In tal senso la trazione e la pressione diventano molto simili in termini di effetti e conseguenze scaturite sulla pelle.
La frizione
Si tratta dell’attrito creato dalla pelle, scontrandosi con i vestiti, con la biancheria da letto. Può portare alla formazione delle piaghe da decubito, peggiorare la situazione delle ferite già presenti, inoltre l’azione reiterata nel tempo potrebbe causare l’asportazione di alcuni strati di pelle presenti in superficie.
L’umidità
L’umidità rappresenta in realtà una “causa indiretta e collaterale”. Correlata alle altre infatti, può causare un aumento della frizione della pelle, soprattutto in caso di esposizione ad essa per un arco di tempo molto lungo, ad esempio a causa del contatto con sudore ed urina in caso di incontinenza.
Suddivisione in quattro classi
Studio 1: la cute ha una colorazione rossa o rosea. In base al proprio corpo, alla reazione dello stesso, potrebbe essere percepita sulla zona di riferimento una sensazione di calore, di raffreddamento, di cedevolezza o al contrario mollezza, che farà più male rispetto alla pelle circostante.
Stadio 2: la piaga è poco ancora superficiale. La colorazione è sempre rossa/rosea. Si potrebbe incorrere ad una perdita di cute superficiale, con abrasioni o vesciche, talvolta entrambe.
Stadio 3: la piaga si estende sull’area a tal punto da non consentire la visibilità dello strato di pelle. La piaga è profonda quanto lo strato adiposo, ma non va ad intaccare muscoli ed ossa.
Stadio 4: la cute è del tutto scomparsa, i muscoli e le ossa sottostanti vengono intaccati.
Impossibilità di definire lo stadio
Ciò accade, come suggerisce difatti la terminologia stessa, quando la piaga è a tal punto marcata o “coperta” da non consentire ai medici di stabilire su che stadio la piaga stessa si trova. Per esempio quando sono avvolte da detriti o se si è creata una crosta molto spessa nella parte superiore…
Prevenzione
La prevenzione viene concretizzata mantenendo una cura scrupolosa coloro che assistono il paziente… infermieri, aiutanti, familiari.
- Spostamento della persona abituale e ripetuto
- accortezza maggiore, cura ed igiene della pelle, andando a trattare le parti più esposte e lasciando la cute più asciutta possibile, cercando di effettuare dei tamponamenti sull’area ed evitando di sfregare con il panno
- utilizzare materiali morbidi che possano in qualche modo fungere da protezione per le parti ossee maggiormente esposte, quindi talloni, gomiti, che sono più a contatto con altri “piani”, tipo le lenzuola
- l’attività va incentivata il più possibile
Alcuni prodotti possono essere ottimali per la prevenzione della formazione delle piaghe da decubito…segui le nostre piattaforme social, avremo modo di presentarne le peculiarità degli articoli di riferimento!