Meyra è il marchio che presenteremo oggi, ricollegato alle carrozzine leggere e superleggere. Andando nello specifico, Meyra ottimizza in termini di funzionalità ed efficienza gli accessori non solo per gli utenti ma anche coloro che si occupano della personalizzazione e della manutenzione della carrozzina stessa, come siamo soliti effettuare anche noi di OTR Ortopedia.

Ci sono dei piccoli accorgimenti che rendono le carrozzine uniche nel loro genere e soprattutto immediatamente identificative e ricollegabili al brand. La carrozzina Smart, per esempio, possiede una pedana ottimizzata, super alleggerita, in alluminio fino, mantenendo sempre la sua potenzialità e finalità quindi la propria estensione, altezza, profondità e tutte le caratteristiche annesse, sebbene possa cambiare nel dettaglio, quindi la sagoma ha una lavorazione diversa, è il caso dell’inserto antiscivolo non attaccato semplicemente sulla pedana, la pedana è costituita a livello, queste sono tutte delle lavorazione interne effettuate in modo meticoloso dal personale presente presso l’azienda produttrice. La suddetta famiglia Smart si divide in Smart S e Smart F laddove con la sigla “S” si indica la terminologia “swing-away” caratterizzante delle pedane estraibili, mentre la Smart F ha il telaio fisso. Uno degli elementi di cambiamento principale è il fatto che la crociera non è doppia, ma è a 3, per cui composta dal “ramo” centrale e dai due laterali, per cui è ottimizzata a lungo termine: il classico gioco che solitamente fa la crociera avendo solamente un punto di congiunzione, avendolo a tre, risulta vincolato sia a destra che a sinistra, non c’è quella torsione, il telaio rimane a tal punto immobile da pensare di trovarsi su una rigida e ciò si ripercuote positivamente sullo schienale pur essendo pieghevole: tutto ciò và ad irrobustire la struttura. Non ha solo l’innesto iniziale e l’innesto finale, ma anche quello centrale, a lungo termine il tubolare non tende a piegarsi con il peso dell’utente.

La famiglia delle nano si divide in Nano X, la Nano normale che è la rigida e la Nano C che sarebbe la Carbon il cui telaio è strutturato in carbonio. La Nano C ha una larghezza ridotta, nonché la possibilità di reclinare lo schienale essendo abbattibile. Con quest’ultima non c’è il rischio di sbagliare la piegatura del carbonio, tutto il baricentro è regolabile, è presente quella classica piastra per regolare le altezze, sia a livello anteriore che posteriore, il ché non fa altro che facilitare lo scorrimento verso avanti e dietro, elementi sempre validi in termini di personalizzazione della carrozzina. I freni sono costituiti da una molla che è solo di richiamo, quindi non è in trazione, l’utente non effettua un movimento molto intuitivo e privo di sforzi, in quanto la leva si sposta al semplice tatto: ci pensa la molla ad esercitare la pressione, la pressione è meccanica, la micro-molla è presente solamente per il richiamo, per il rientro. Nel caso della Nano C le spondine laterali sono estraibili, mentre nella Nano sono fisse, la spondina di base è la medesima, cambia solo il perno inferiore inserito che viene messo a battuta, viene fissato, sulla seconda carrozzina. Nella parte inferiore non c’è un telaio di giunzione, nella crociera, è presente un blocco unico al fine di facilitare il trasporto della carrozzina stessa (essendo anche le ruote estraibili) ed è proprio nel suddetto blocco che andrà a fare la trazione quando farà il carico sulla macchina. La caratteristica principale della Nano X è la doppia crociera che garantisce stabilità sia in breve che in lungo termine, ma la peculiarità è che può essere guidata senza pedana per coloro che aspirano ad una struttura “open free”.