Esame Baropodometrico

esame baropodometrico

Esame Baropodometrico

Il Baropodometro elettronico è un dispositivo comprendente di ampie strumentazioni e funzioni in grado di individuare e rendere visibili, precise e dettagliate le pressioni plantari, qualsiasi genere di alterazione presente ai piedi, a prescindere che essi si trovino in una condizione statica o dinamica, quindi anche durante la deambulazione ed eventualmente la corsa in ritmi maggiormente sostenuti.

Vediamo insieme di cosa si tratta, partendo dalla derivazione etimologica della parola, ricollegata a terminologie greche: “baro” = “pressione”, “podo” = “piede” e “metrico” = “misura”. L’esame può essere condotto sia in posizione statica che in posizione dinamica: nel primo caso, come nelle immagini, viene richiesto al paziente di mantenersi fermo in posizione eretta al fine di valutare l’equilibrio, la distribuzione delle pressioni plantari (i classici punti di pressione generati sulle piante dei piedi); nel secondo caso, invece, si richiede al paziente di camminare sulla piattaforma, questo meccanismo, con l’aiuto dei sensori presenti sulla piattaforma, sensibili a qualsiasi tipologia di movimento, consente di tenere in considerazione il passo, la lunghezza dello stesso, la sua velocità.

Dai risultati siamo in grado di rilevare anche una sorta di “trascorso storico” del paziente, ove possibile, o comunque di quasi tutte le malattie dell’apparato posturologico osteo-muscolare. E’ il caso della malocclusione dentaria (che si ha quando i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore non sono allineati), della scoliosi (che si presenta come una deviazione laterale della colonna vertebrale, deviazione permanente nel corso del tempo), del cavismo del piede (si tratta di una malformazione anatomica, i piedi in questo caso possiedono un arco plantare mediale più alto rispetto alla norma, quindi anche l’appoggio al suolo sarà altrettanto diverso nonché la distribuzione del peso corporeo) oppure ancora del piattismo del piede (che implica l’appiattimento della volta plantare), e via discorrendo…

esame baropodometrico

Uno dei fattori estremamente utili, che risulta benefico per il paziente, è che tale trattazione non è assolutamente in alcun modo invasiva, né tanto meno dolorosa, la metodica utilizzata è totalmente innocua per chi la effettua e verte solo ed esclusivamente a considerare un’eventuale maldistribuzione dei carichi e la valutazione dei punti di pressione.

In cosa consiste nel dettaglio l’esame? Esso viene svolto sulla pedana baropodometrica, tale strumentazione riesce a registrare il carico del piede e ciò garantisce al tecnico ortopedico di esaminare la distribuzione nella totalità del peso corporeo che grava sugli arti inferiori sottolineando le anomalie.

I dati ottenuti sono precisi, istantanei, ripetibili e consentono una valutazione molto dettagliata dell’interazione suolo-piede e delle modificazioni della dinamica del passo.

Il test stabilometrico statico e dinamico è un plus che la pedana baropodometrica offre al fine di stabilire la presenza di vertigini o altre tipologie di disturbi ricollegati all’equilibrio. La presenza dello schermo, che genera il video in estemporanea, consente di far notare anche anomalie di postura, nel corso del movimento effettuato, che in caso di mancanza dello schermo risulterebbero poco visibili ai nostri occhi: è il caso del basculamento del bacino, del valgismo, dell’alluce valgo…

L’analisi porta alla realizzazione dei plantari in cad-cam oppure personalizzati per ogni singolo paziente in relazione alle proprie necessità.

Presso i nostri Centri vengono condotti quotidianamente delle analisi al fine di consentire agli specialisti di verificare le correzioni da apportare ad una calzatura predisposta e realizzata su misura, i nostri pazienti vengono seguiti costantemente nel loro iter.

esame baropodometrico

“Guida” alle FFP2

I modi per tutelare, salvaguardare, prendersi cura e migliorare l’andamento di una vita umana sono infiniti.
Tra questi figura sicuramente l’accortezza nel fare chiarezza, e far interiorizzare le informazioni corrette.

Proponiamo quindi una sorta di manuale di isruzione delle FFP2, con consequenziali delucidazioni/consigli…

Cosa sono le FFP2?

Con tale terminologia si intende: F: FILTERING – F: FACE – P: PIECE
ergo MASCHERINE FILTRANTI FACCIALI.

Dispositivi ottimali non solo per la salvaguardia altrui, ma anche per la protezione individuale. Pensate che vengono indossate dal personale sanitario nei reparti delle malattie infettive, proprio per gli strati che le compongono ed i loro materiali, detentori di un elevato livello di capacità di filtraggio dell’aria, persino delle particelle più piccole.

Gli strati...

Le proprietà di ogni strato variano in relazione alle funzioni per cui sono state concepite:
I) lo strato ESTERNO protegge dalle particelle più grandi;
II) lo strato INTERMEDIO è formato dal tessuto MeltBlown, esso è costituito da microfibre in polipropilene, componente ideale per via della sua natura idrofobica ed idrorepellente (resistente quindi alla penetrazione dell’acqua), in grado di filtrare le particelle più piccole;
III) il terzo strato è quello direttamente a contatto con il nostro viso, garantisce il mantenimento della forma della mascherina stessa e funge da una sorta di “distanziatore” in quanto protegge la mascherina dalla potenziale umidità prodotta con il respiro o con i colpi di tosse.

“Tipologie” di FFP2

FFP2 con certificazione europea

N95 con certificazione americana

KN95 con certificazione cinese

Cosa cambia tra le tre?

Nulla a livello strutturale, la sostanziale differenza è in termini di certificazione, quindi concerne i vari test effettuati prima di inserire tali prodotti sul mercato, test che vertono sulla resistenza respiratoria, sulla sicurezza circa l’aderenza sul volto e la scongiura di eventuali “buchi d’aria” e (quella europea li prevede) test sulla protezione di sostanze liquide diffuse come i droplets (le goccioline emesse, per esempio, starnutendo o tossendo). In relazione alla certificazione, sono diverse anche le modalità di effettuazione del test o per meglio dire per testare la capacità di filtraggio, la norma prevede l’esposizione a delle particelle inquinanti, precisamente sia l’esposizione ad un aerosol di particelle di cloruro di sodio, la cui inalazione andrebbe ad intaccare i polmoni, sia ad un aerosol di particelle di olio di paraffina, una sostanza liquida (così da valutare non solo gli elementi allo stato solido, ma anche quelli allo stato liquido).

La certificazione CE

Possedere il marchio CE attesta che il prodotto e la documentazione correlata ad esso sono stati valutati da un ente riconosciuto dall’Unione Europea, ente che afferma il rispetto dei requisiti previsti e consente al produttore di inserirlo nel mercato.

Un piccolo controllo sulla mascherina per verificare la validità della stessa… Come?

  1. La dicitura CE non deve essere propriamente “unita”, è presente un piccolo spazio tra le due lettere;
    N.B. il codice CE 2163 (UNIVERSALCERT) è a norma.
  2. il marchio CE è seguito da un codice numerico, il quale corrisponde al codice identificativo della Certificazione, il nome del produttore, il modello della mascherina, la norma alla quale “fa fede” e la classe di filtrazione.

ELENCO DEI CODICI CERTIFICATI CE NON A NORMA QUINDI ATTUALMENTE NON ATTENZIONATI:

  • ICR (Polonia) CE 2703
  • CELAB (Italia) CE 2037
  • ECM (Italia) CE 1282
  • ISET (Italia) CE 0865
  • TSU (Slovacchia) CE 1299

DURATA E UTILIZZO: massimo 8 ore e non può essere effettuato il loro lavaggio al fine di un riutilizzo.

Cos’è la Malattia di Paget

Cos’è il morbo di Paget?

Si tratta di una malattia cronica, essa genera un’importante diversificazione della struttura ossea, in quanto rende le ossa indebolite, molli ed estremamente rarefatte e di conseguenza maggiormente e facilmente “inclinabili” e “modellabili”. Utilizziamo questi due aggettivi tra virgolette in quanto per ovvi motivi non risulta minimamente semplice per chi ne soffre: la degenerazione infatti è progressiva e sempre più accentuata con lo scorrere del tempo, il suo processo iniziale risulta asintomatico, a tal punto da non consentire l’individuazione della malattia che talvolta viene confusa con altre patologie, ma successivamente il dolore diventa sempre più lancinante, intenso, in particolare di notte a causa della posizione distesa adottata per riposare, esso può distinguersi tra dolore nevralgico (causato quindi dalla compressione dei nervi) o profondo (originato dall’osso stesso), la rigidità dell’osso da origine anche a quella muscolare inducendo il paziente ad essere molto affaticato.

E’ una patologia molto rara, è solita colpire il bacino provocando una sua variazione, il cranio generando un ingrandimento dello stesso e quindi una sporgenza della fronte nonché la dilatazione delle vene, il femore apportando visivamente ad una curvatura della gamba interessata, ad ogni modo, pur essendo circoscritta in una determinata area, questa valutazione non preclude la diffusione e l’estensione andando a toccare anche le altre parti site intorno alla zona corporea già attaccata, sebbene sia un caso fuori dall’ordinario. Tibia, vertebre, clavicola e omero sono invece colpite in minor scala.

Le lesioni derivanti da tale malattia sono attiva a livello metabolico ed anche altamente vascolarizzate, in breve questo cosa comporta? Genera un’accelerazione della deformità ossea ed una rapida degenerazione di certo improvvisa provocata da un lato dalla reattività del metabolismo e al contempo dalla mole esosa di vasi sanguigni presenti.

La formazione dell’osso nel classico ciclo di risanamento non avviene in quanto fermata dalla rapidità con cui l’osteoclastia si diffonde, l’osso sarà molto irregolare e privo di una disposizione funzionale. L’osso così formato non giunge a maturazione, poiché viene distrutto dall’accelerata osteoclastia. Ne deriva la costituzione di un osso molto irregolare, senza una disposizione funzionale.

Le cellule che compongono il tessuto osseo, dette Osteoclasti, svolgono una funzione regolatrice per mantenere l’equilibrio consono tra ioni calcio e fosforo, equilibrio che viene meno nei pazienti che soffrono della sindrome di Paget, vista anche la forma anomala (più grandi e contenenti molti nuclei) che la cellula assume man mano che la malattia prende piede. Anche gli Osteblasti non compiono la loro funzione nella maniera ottimale, proprio per via del loro aspetto atipico che apporta la riproduzione di un tessuto osseo troppo grossolano rispetto alla norma. L’iperattività di tali cellule può essere la responsabile della comparsa dell’osteoperosi.

Una delle conseguenze può essere rinvenuta dai reperti RX si tratta delle potenziali microfratture laterali su tibia e femore, in più il calcio sierico (presente nel sangue) a causa dell’immobilizzazione e dell’iperparatiroidismo potrebbe aumentare. 

Di fronte tali complicanze è chiaro che è molto difficile trovare una cura permanente che possa essere ideale per sopperire a questo status, ma in cosa possiamo essere utili noi di OTR Ortopedia? L’andatura patologica generata dall’incurvamento degli arti inferiori può essere corretta attraverso l’utilizzo di alcuni apparecchi ortopedici, rallentando quindi il processo degenerativo della zona interessata; talvolta invece bisogna ricorrere alla chirurgia ortopedica intervenendo con proposte di gran lunga più definitive ma con risvolti maggiormente visibili: sostituzione dell’anca o del ginocchio rappresentano le soluzioni comunemente appoggiate.

Il tipo di deambulatore più adatto

Cosa vuol dire essere anziani? Oggi abbiamo deciso di procedere con la stesura di quest’articolo partendo da una riflessione consueta ma talvolta al contempo sottovalutata che raggruppa una categoria che ci sta molto a cuore: numerosi sono infatti gli ausili che disponiamo al fine di garantire un miglioramento della qualità della loro vita nonché una maggiore indipendenza. Nello scorrere nostalgico e reiterato di ricordi, esperienze e racconti di un valore inestimabile, i nostri nonni, la loro brillante mente e il loro corpo un tempo propenso ad un portamento più vivace, accusano stanchezza, incorrono ad un deterioramento degli arti inferiori proprio a causa del processo di invecchiamento, le gambe iniziano a cedere.

Per eludere questa condizione e promettere una parvenza di indipendenza maggiore, alcuni articoli richiesti con ingente frequenza (non solo per gli anziani, ma anche per rimettersi in moto in seguito ad un intervento che ha causato un lungo periodo di immobilizzazione) sono i deambulatori, presenti presso i nostri punti vendita in diverse tipologie.

Molti anziani sono perfettamente consapevoli della loro condizione ma, percependo la vita frenetica tra quotidianità e lavoro intrapresa dai propri cari, tendono ad ignorarla in quanto si auto-considerano un peso, un carico, in più non vogliono rinunciare (comprensibilmente) a quel velo di indipendenza personale raggiunta e poco facilmente accettano il dover abbracciare l’idea di necessitare dell’aiuto altrui.

Tra i tanti modelli (come per esempio quello che appare nella foto), oggi vorremmo trattare di un altro modello in particolare: il deambulatore ascellare, il quale, come suggerisce la terminologia stessa utilizzata per definirlo, possiede due prolungamenti laterali che consentono interamente l’appoggio ed il supporto alla parte superiore del corpo in quanto su di essi vengono fatte adagiare le ascelle e gli avambracci sulle altre parti della struttura in acciaio, tali prolungamenti sono regolarizzabili in relazione ad ogni corporatura, quindi facilmente adattabili ad esse.

Mentre per l’uso degli altri deambulatori, definiamoli tradizionali, il peso “grava” in un certo senso sulle braccia e sui polsi (anche se non si può parlare propriamente di “gravare” dal momento che alcuni di essi possiedono anche apposite rotelline che rappresentano un aiuto ulteriore nel bilanciamento del peso), nel suddetto caso non accade in quanto consente un corretto sostegno del tronco, il peso grava sulla struttura e ciò viene facilitato dal cosiddetto appoggio antibrachiale, che possiedono delle imbottiture per assicurare comodità. Tale deambulatore risulta essere un’ottima risorsa per coloro che soffrono anche di altri problemi che rendono il proprio sostegno alquanto precario, difficoltà derivanti per esempio da artrite, da fratture, da altri tipi di dolori collegati ad eventuali traumi che non consentono integralmente l’impiego del deambulatore.

Le ruote piroettanti collaborano nella spinta e nell’esecuzione dei passi, veicolati e ben calibrati anche dalla presenza dei freni, i quali apportano una certa sicurezza nonostante le estreme problematiche legate alle diverse corporature ed allo status salutare differente. 

Un fattore episodico sottolineato, che in un certo qual modo può essere considerato l’unico elemento di intralcio, è l’impossibilità di esecuzione in spazi ridotti, viste le conclamate dimensioni ingombranti dell’oggetto stesso, ecco perché si può optare per quello pieghevole: l’opzione valida di poterlo sistemare in casa o chiuderlo su se stesso nel cofano e di riprenderlo all’occorrenza per fare una passeggiata all’aperto è sicuramente una proposta allentante ed un’efficace alternativa.


Il tapis roulant giusto per te…

Tapis Roulant

OTR Ortopedia si prende cura di te migliorando la qualità della tua vita e lo fa investendo su prodotti che si rivolgono ad un ampio ventaglio che ospita ogni fascia d’età. Lo scopo è quello di agire in maniera preventiva e, come in questo caso, favorire l’assunzione di sane abitudini nello svolgimento della propria routine: vi presentiamo quindi il nostro Tapis Roulant, una valida opzione per coloro che, causa fretta, per motivi lavorativi ed altre ragioni, risultano impossibilitati a ritagliare del tempo per effettuare un allenamento mirato recandosi in palestra, per questo vi consigliamo di ritagliare un piccolo spazio nella vostra abitazione puntando a rimettersi in forma direttamente nella propria casa, così da ottimizzare il proprio tempo il più possibile.

Prediligere questa condizione sta diventando sempre più frequente: si traduce in un investimento a lungo termine (ed utilizzo) senza pari per la propria comodità, per la propria salute, per il proprio benessere.

Il tapis roulant, tra tutti i macchinari, è sicuramente quello che apporta dei risultati più immediati e visibilmente tangibili per la sua duplice funzionalità nello smaltire la massa grassa, bruciare calorie, monitorare la propria resistenza allo sforzo e nell’aumentare la massa muscolare o definire muscoli già sviluppati, ricorrendo alla classica camminata sul piano che esso offre.

Anche la gestione della sua presenza nella camera adibita deve essere considerata, per questo la possibilità di chiuderlo essendo pieghevole (e di riaprirlo all’occorrenza) risulta molto efficiente nonché ovviamente garante di minor spazio occupato.

Il tapis roulant da noi offerto è elettrico, ergo a motore, uno strumento professionale che garantisce sia la corsa che la camminata, tralasciando quelle caratteristiche che accomunano ogni modello, possiede un piano di corsa più lungo e, un surplus sicuramente non da sottovalutare, offriamo un servizio di assistenza veloce e gratuita.

Pedaliera

La tua salute al primo posto, sempre.

Ecco perché ti consigliamo le nostre pedaliere per avviare il tuo esercizio fisico, per favorire ed accelerare la ripresa post-traumatica e garantire miglioramenti nel corso della tua riabilitazione.

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Il tapis roulant per mantenerti in forma direttamente a casa tua!

Tanti sono i motivi per i quali vi consigliamo di acquistarlo qui da OTR Ortopedia, ve ne enunciamo qualcuno:

  • piano da corsa più lungo ed esteso;
  • assistenza non solo rapida ma anche gratuita…!

MODASANA – Le calze pensate per la tua femminilità ma anche per il tuo benessere

“Le calze pensate per la tua femminilità e anche per il tuo benessere”, ma prima di addentrarci sui prodotti e sulle caratteristiche che essi hanno, sulle loro funzionalità, vorremmo precisare e trattare del concetto che sta alla base della loro efficacia: la terapia compressiva, suggerita nella cura delle patologie venose e linfatiche.

Tramite il trattamento (le cui tempistiche variano anche in relazione al livello del problema in questione) si riesce a sostenere il proprio corpo, ad attutire dolore e gonfiore nonostante si debba fare i conti con un sistema venoso insufficiente. 

La terapia compressiva consta della pressione che agisce sulla superficie delle vene così da minimizzare il loro diametro e massimizzare la velocità di scorrimento del sangue, in modo tale da generare per l’appunto il miglioramento della circolazione del sangue e effettuare un processo preventivo delle vene varicose, delle ulcere venose degli arti inferiori e per problemi linfatici.

Andando nello specifico, le calze preventive possono essere un aiuto, anzi lo sono a livello effettivo. La prevenzione in alcuni casi è importantissima, soprattutto nel momento in cui lo status è quello di non essere considerato appartenente ad un caso per il quale bisognerebbe agire medicalmente o terapeuticamente, ma allo stesso tempo non rientra nel “fuori pericolo” per varie cause che possono essere sia genetiche che consequenziali al susseguirsi di una determinata routine per esempio sedentaria.

Le calze medicali/terapeutiche, invece, possiamo dividerle per classi (prima, seconda, terza e addirittura quarta classe) in relazione alla gravità del problema, sono quindi un dispositivo medico in quanto agiscono direttamente su una problematica già avviata, come per esempio (per quanto concerne la terza classe) la cosiddetta trombosi venosa profonda la quale provoca un coagulo di sangue in una vena della gamba causando dolore, gonfiore o rischi anche più estremi come un’embolia polmonare. 

Cosa pensi della terapia compressiva? Hai mai provato i nostri prodotti a livello preventivo?