Mal di schiena da Scrivania

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MAL DI SCHIENA DA SCRIVANIA
5 ESERCIZI DA FARE ANCHE IN UFFICIO

“Il 72% degli impiegati sviluppa patologie vertebrali entro 5 anni (ISTAT 2023)”

Lo stare seduti a lungo in ufficio al computer può causare gravi problematiche ortopediche e sistemiche, tra cui la “sindrome posturale da computer” (con cervicalgia, cifosi dorsale e compressione nervosa), lombalgia da disfunzione muscolare (con rischio di ernie discali e degenerazione vertebrale), sindrome del tunnel carpale e tendiniti da movimenti ripetitivi, trombosi venosa profonda per stasi circolatoria, e alterazioni metaboliche come insulino-resistenza e infiammazione cronica. Queste condizioni derivano da posture scorrette, inattività prolungata e sovraccarico muscolo-scheletrico, ma possono essere mitigate con ergonomia corretta ed esercizi mirati.

ALLUNGAMENTO DEL COLLO
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  • Con la mano destra, afferra delicatamente il lato sinistro della testa.
  • Inclina lentamente l’orecchio verso la spalla , senza sollevare la spalla.
  • Mantieni la posizione per 10 secondi
  • Ripeti dall’altro lato.
  • Respirazione: Inspira profondamente durante l’allungamento per migliorare l’ossigenazione muscolare.
  • Perché è efficace:

    ✔Riduce la tensione sui muscoli sternocleidomastoideo e trapezio superiore, spesso ipercontratti per la postura da schermo.

    ✔Migliora la mobilità cervicale, contrastando la rigidità da “tech neck”.

    ✔Stimola il flusso sanguigno alla base del cranio, alleviando cefalee tensione.

ROTAZIONE SPALLE
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  • Seduti o in piedi con colonna vertebrale allineata con le braccia rilassate lungo i fianchi

  • Rotazione in avanti: Sollevare le spalle verso le orecchie → ruotarle in avanti con un movimento circolare ampio (come disegnare un cerchio con i gomiti)
  • Rotazione indietro: Invertire il movimento portando le spalle indietro e verso il basso, avvicinando le scapole

    Mantenere un ritmo lento e controllato (circa 1 secondo per rotazione completa)

  • Perché è efficace:

    ✔ Riduce la rigidità da postura cifotica (tipica da scrivania)
    ✔ Migliora la mobilità scapolo-omerale (prevenendo sindromi da impingement)
    ✔ Attiva la circolazione nella cuffia dei rotatori

STRETCHING DEL PETTORALE
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  • In piedi o seduti con schiena dritta

  • Piedi alla larghezza delle spalle per maggiore stabilità

  • Intreccia le mani dietro la schiena 

  • Spingi indietro le spalle mentre apri il petto in avanti (immagina di avvicinare le scapole)

  • Solleva il mento per allineare il rachide cervicale

    Mantieni la posizione per 15 secondi

  • Perché è efficace:

    ✔ Contrasta la postura cifotica (tipica da scrivania)
    ✔ Migliora la capacità respiratoria espandendo la gabbia toracica
    ✔ Previene dolori cervicali riallineando la testa sulle spalle
    ✔ Riduce il rischio di sindromi da impingement della spalla

RINFORZO LOMBARE
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  • In piedi o seduti con schiena dritta

  • Piedi alla larghezza delle spalle per maggiore stabilità

  • Intreccia le mani dietro la schiena 

  • Spingi indietro le spalle mentre apri il petto in avanti (immagina di avvicinare le scapole)

  • Solleva il mento per allineare il rachide cervicale

    Mantieni la posizione per 15 secondi

  • Perché è efficace:

    ✔ Contrasta la postura cifotica (tipica da scrivania)
    ✔ Migliora la capacità respiratoria espandendo la gabbia toracica
    ✔ Previene dolori cervicali riallineando la testa sulle spalle
    ✔ Riduce il rischio di sindromi da impingement della spalla

ALZATI E CAMMINA
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  • Ogni 25-30 minuti (ciclo ultradiano basato su ritmi naturali dell’attenzione)

  • Durata: 2-5 minuti (sufficienti a riattivare la pompa muscolo-venosa)

  • Tecnica della Camminata Breve:

    • Passi veloci (100-120 passi/minuto) per stimolare la circolazione

    • Appoggio completo del piede (tallone-pianta-avampiede)

    • Braceggio attivo delle braccia (90° di flessione del gomito)

  • Perché è efficace:

    ✔ Riattivazione della pompa soleo-gastrocnemio (“secondo cuore” circolatorio)
    ✔ Ridistribuzione del liquido sinoviale nelle articolazioni vertebrali
    ✔ Stimolazione dei meccanocettori plantari (migliora l’equilibrio posturale)

Questi esercizi rappresentano una risposta scientificamente validata ai danni della sedentarietà in ufficio, direttamente collegati alle patologie muscolo-scheletriche e metaboliche analizzate in premessa.

Perché Questa Routine Funziona?
Contrasta i 3 principali squilibri posturali da scrivania:

Iper Cifosi dorsale (stretching pettorale + rotazione spalle)

Anteposizione cranica (allungamento cervicale)

Inibizione gluteo-lombare (rinforzo lombare + camminata)

Evidenza Clinica:

Riduce del 41% il rischio di lombalgia (Journal of Occupational Rehabilitation, 2023)

Migliora l’ossigenazione cerebrale (+12% produttività, Ergonomics International)

SPINE 3D

Scansione 3D della Colonna Vertebrale
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Defibrillatori e Luoghi Pubblici

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DEFIBRILLATORI E LUOGHI PUBBLICI

Ogni Secondo Conta

Quando si parla di salute pubblica e prevenzione, uno dei temi più urgenti e talvolta trascurati riguarda l’arresto cardiaco improvviso. Ogni anno, in Italia, circa 70.000 persone muoiono a causa di un arresto cardiaco, un numero che supera i decessi per incidenti stradali, malattie legate all’alcol, droghe o obesità. Questo dato è significativo perché l’arresto cardiaco è spesso improvviso e, se non trattato prontamente, può portare alla morte in pochi minuti.

La causa principale dell’arresto cardiaco improvviso è una condizione nota come fibrillazione ventricolare, dove il cuore perde il suo ritmo regolare e non riesce più a pompare il sangue in modo efficace. Senza un intervento immediato, le probabilità di sopravvivenza diminuiscono drasticamente con il passare del tempo. Infatti, la probabilità di sopravvivenza diminuisce di circa il 10% per ogni minuto che passa senza trattamento, rendendo ogni secondo cruciale.

In questo contesto, il defibrillatore automatico esterno (DAE) si rivela uno strumento essenziale. L’utilizzo tempestivo di un defibrillatore entro i primi 3-5 minuti dall’arresto cardiaco può aumentare le probabilità di sopravvivenza fino al 70%. Si stima che circa 30.000-42.000 vite possano essere salvate ogni anno in Italia se i defibrillatori fossero utilizzati più frequentemente in ambienti pubblici e facilmente accessibili.

Quanti AED in Italia?

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Nonostante l’efficacia di questi dispositivi, la loro diffusione rimane insufficiente. Attualmente, in Italia, la percentuale di utilizzo del defibrillatore in ambienti extraospedalieri è solo del 6,4% (70.000 defibrillatori in luoghi pubblici e privati, tra cui scuole, stazioni, aeroporti, centri sportivi e altri luoghi ad alto traffico), un dato significativamente inferiore alla media europea che si aggira intorno al 15-20%. . 

Regolamentazione AED

Le leggi italiane, sono intervenute per incentivare la diffusione dei DAE e la formazione del personale non sanitario nell’uso di questi dispositivi.

  • Legge 3 aprile 2001, n. 120: ha introdotto la possibilità per il personale non sanitario di utilizzare i defibrillatori, a condizione che siano formati. Questo ha aperto la strada all’uso pubblico dei DAE.

  • Legge 16 luglio 2007, n. 112: ha stabilito che il defibrillatore debba essere disponibile in ambienti come centri sportivi, palestre e scuole, con obbligo di formazione per il personale che vi opera.

  • Legge 12 novembre 2011, n. 158: ha obbligato l’installazione di defibrillatori in luoghi ad alta affluenza, come stazioni ferroviarie, aeroporti e centri commerciali.

  • D.Lgs. 17/2014: ha ulteriormente regolato l’uso dei defibrillatori, stabilendo requisiti specifici per la formazione del personale non sanitario e le modalità di manutenzione dei dispositivi.

Eppure, la vera forza di questa iniziativa risiede nella sensibilizzazione della comunità. È fondamentale che la cittadinanza sia consapevole dell’importanza di avere defibrillatori accessibili e sappia come utilizzarli. 

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Un esempio significativo proviene da Piacenza, dove uno studio di 18 anni ha confrontato i tassi di sopravvivenza in centri sportivi dotati e non dotati di DAE. Nei centri con defibrillatore, il 93% delle persone colpite da arresto cardiaco è sopravvissuto senza danni neurologici, rispetto al 9% nei centri privi di DAE.

Questo sottolinea l’efficacia dei defibrillatori nel salvare vite umane.

Da qui nasce il progetto “Vita”, che ha portato all’installazione di 877 defibrillatori in tutta la città. I risultati parlano chiaro: la sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco è aumentata del 41% quando il soccorso è stato effettuato da persone non professioniste, grazie all’uso dei DAE, contro il 5% di sopravvivenza con i soli interventi di ambulanze.

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Queste statistiche ci ricordano quanto sia fondamentale la diffusione capillare dei defibrillatori, ma anche quanto la formazione di cittadini e operatori non sanitari sia cruciale. L’informazione e la consapevolezza sulla disponibilità di defibrillatori e sull’importanza di utilizzarli rapidamente potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di persone ogni anno.

In sintesi, se il sistema sanitario e la società investissero in una maggiore diffusione di defibrillatori nei luoghi pubblici e nella formazione di personale non sanitario, potremmo vedere una riduzione significativa delle morti per arresto cardiaco improvviso. La vita di una persona potrebbe dipendere dalla possibilità di utilizzare un defibrillatore a tempo, rendendo ogni installazione un atto fondamentale di prevenzione e salvataggio.

OTR C'è

In questo contesto, dove ogni secondo può fare la differenza tra la vita e la morte, è fondamentale che aziende, locali pubblici, associazioni, comunità e famiglie siano attivamente coinvolti nel garantire la sicurezza dei propri dipendenti, visitatori e cari. 

Noi di OTR ti proponiamo un passo decisivo verso la prevenzione e la protezione della salute di tutti: il defibrillatore portatile di alta qualità,  Jousing S1.

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Il Jousing S1 è un dispositivo AED (Defibrillatore Automatico Esterno) portatile, progettato per essere intuitivo e facile da usare, anche da persone senza alcuna esperienza medica. Con la sua tecnologia avanzata, il Jousing S1 è in grado di rilevare automaticamente le necessità del paziente, erogando una scarica solo quando strettamente necessario, riducendo al minimo il rischio di errori. La sua compattezza e il design ergonomico lo rendono facilmente trasportabile, ideale per ambienti ad alta affluenza come uffici, scuole, palestre, ristoranti, centri commerciali e strutture sportive.

Investire in un dispositivo come il Jousing S1 non significa solo ottemperare agli obblighi di legge, ma dimostrare un impegno concreto verso la salute e il benessere della propria comunità. È un gesto che può salvare una vita. Offrire accesso immediato a un defibrillatore significa essere pronti a rispondere rapidamente a un’emergenza, riducendo significativamente i tempi di intervento e aumentando le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco.

Non aspettare che un’emergenza si presenti. Agisci ora per proteggere ciò che conta di più: la salute delle persone che ti circondano. Con il Jousing S1, puoi fare la differenza, assicurando a tutti l’opportunità di una seconda chance.

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DESCRIZIONE

Defibrillatore Semi-Automatico Esterno iAED-S1 dal design compatto, semplice ed essenziale. iAED-S1 è sinonimo di alta qualità, garanzia ed affidabilità per il cliente.
Il dispositivo iAED-S1 è un defibrillatore dae facile da utilizzare, leggero, intuitivo e affidabile, grazie alla lunga durata della batteria garantita 5 anni o 200 scariche; dotato di piastre pre-collegate alloggiate in un apposito vano per un dispositivo sempre pronto all’uso.
È un defibrillatore ideale per l’utilizzo in ambiente interno, esterno e in ospedali da parte di personale addetto al pronto soccorso o professionisti del settore sanitario o persone non esperte.

Il dispositivo, collegato al paziente, acquisisce ed analizza automaticamente l’ECG del paziente per rilevare la presenza di un ritmo, e in caso di un arresto cardiaco, guida l’operatore durante la procedura di soccorso con comandi audiovisivi per una defibrillazione cardiaca professionale.
Se viene rilevato un ritmo defibrillabile, il dispositivo si carica automaticamente, e la scarica di defibrillazione viene emessa quando l’operatore preme il pulsante di scarica.

Nella sua esclusiva borsa rigida da trasporto sono incluse le piastre monouso adulti/bambini pre-collegate, per operare in modo rapido ed efficiente.
Il defibrillatore AED-S1 effettua autotest ad intervalli giornalieri, settimanali e mensili.
Se rileva uno stato di errore/guasto o un livello di batteria basso, avverte l’utente attraverso l’indicatore di stato lampeggiante e la sequenza di segnali acustici.

Grazie all’innovativo indicatore di stato lampeggiante, iAED-S1 consente all’utente di sapere in qualsiasi momento se è pronto all’utilizzo.
AED-S1 resiste a cadute da 1 metro e 22 centimetri su qualsiasi bordo, angolo o superficie.
È stato inoltre progettato con precisione millimetrica per resistere a schizzi, gocce e polvere.
Il dispositivo iAED-S1 registra i dati di funzionamento nella memoria interna, inclusi dati ECG, eventi e dati di autotest.

Caratteristiche tecniche
– Modalità di funzionamento: Semi-automatica
– Forma d’onda: BTE – Bifasica esponenziale troncata. I parametri della forma d’onda si adattano automaticamente alle impedenze dei pazienti
– Energia di scarica: 150J nominali erogati su un carico di impedenza di 50 ohm
– Step energia di scarica: 150J-150J-150J
– Utilizzo: Adulti e Bambini di età superiore o uguale a 8 anni oppure di peso superiore a 25 kg (55 libbre)
– Interfaccia utente: Istruzioni vocali dettagliate, avvisi sonori e indicazioni luminose sul dispositivo
– Tempo di carica da scarica consigliata: ≤7s con una batteria nuova installata
– Dimensioni: 198mm×197mm×67mm
– Peso: 2 kg (compreso di batteria e piastre)
– Classe di protezione: IP54
– Temperatura e umidità relativa: In funzione (con batteria e piastre installate): 0°C~50°C, 5%~95%RH (senza condensa); Standby (Non in funzione) (con batteria e piastre installate): 5°C~35°C, 5%~95% RH (senza condensa); Stoccaggio/Spedizione (con batteria e piastre installate): -30°C~65°C fino a 24 ore, 5%~95% RH
(senza condensa)
– Altitudine: 0 a 15000 piedi
– Tolleranza urti/cadute: da 1 metro e 22 centimetri su qualsiasi bordo, angolo o superficie
– Garanzia Batteria: 5 anni
– Numero massimo di scariche: 200 scariche
– Tipologia batteria: Batteria 12VDC,4.2Ah, LiMnO2
– Capacità batteria: Batteria nuova ≥200 scariche (20°C±2°C); Batteria nuova ≥100 scariche (0°C±2°C);
– Autonomia batteria: 200 scariche o 18 ore di monitoraggio ECG con batteria nuova
– Tipologia piastre per defibrillazione: Autoadesive pregellate, monouso, senza lattice
– Lunghezza cavi piastre: 120cm±12cm
– Superficie gel attivo: 100cm2±10cm2, ciascuna
– Trasferimento dati: Software JouReview
– Comunicazione: Bluetooth
– Documentazione dei dati: Dati ECG, registro eventi, dati auto-test
– Memoria interna: 40 minuti di analisi ECG, due eventi completi
– Programma Auto-Test: Avvio, giornaliero, settimanale, mensile
– Funzione Auto-Test Manuale: Auto-test manuale all’inserimento della batteria
– Classe (93/42/CEE): IIB
– Tipo di isolamento del paziente: BF

Dotazione
– Defibrillatore portatile iAED-S1;
– Batteria LiMnO2 12V, 4.2Ah – 5 anni o 200 scariche;
– Coppia piastre monouso adulti/bambini (>8 anni, >25Kg.);
– Borsa rigida da trasporto;
– Cartello DAE
– Report verifica CEI 62-13 EN 60601-2-4;
– Manuale d’uso in italiano;
– Dichiarazione di conformità;
– Certificato CE;

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Barbie e la Disabilità – Inclusione o Marketing?

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BARBIE E LA DISABILITA'

INCLUSIONE O MARKETING?

Il mondo dei giocattoli ha un impatto significativo sulla percezione della società e sulla crescita dei bambini. Per anni, Barbie è stata sinonimo di un ideale di bellezza spesso criticato per la sua scarsa rappresentatività della diversità umana. Tuttavia, negli ultimi decenni, Mattel ha compiuto passi importanti verso l’inclusività, introducendo bambole che rappresentano diverse etnie, corporature e, soprattutto, disabilità. 

Tutto ebbe inizio nel 1997 con Becky, l’amica di Barbie su sedia a rotelle.

Nel 1997, Mattel presentò Becky, un’amica di Barbie con una sedia a rotelle personalizzata. La sua introduzione fu accolta con entusiasmo, riscuotendo un grandissimo successo, tanto da essere rispoposta in versione fotografa nel 1998 e versione paralimpica nel 2000.

 Tuttavia, Becky non era priva di difetti: la sua sedia a rotelle non si adattava alla Dreamhouse di Barbie e, con il tempo, il personaggio fu ritirato dal mercato. Questo evidenziò una problematica più ampia: l’inclusione non può limitarsi alla creazione di una bambola, ma deve essere accompagnata da un adeguamento dell’intero ecosistema ludico.

Becky Share a Smile 1997
Becky Fotografa 1998
Becky Paralympics 2000
Il ritorno dell'inclusione: Barbie con disabilità fisiche

Dopo anni di critiche e richieste di maggiore rappresentanza, Mattel ha rilanciato il suo impegno per l’inclusione. Nel 2019, l’azienda ha introdotto nuove Barbie con disabilità:

  • Una Barbie su sedia a rotelle con un design migliorato rispetto a Becky, pensato per garantire maggiore accessibilità e realismo.

  • Una Barbie con una protesi alla gamba, realizzata in collaborazione con Jordan Reeves, un’attivista con disabilità.

Queste bambole hanno ricevuto ampi consensi e sono state considerate un passo in avanti nella rappresentazione delle persone con disabilità nel mondo del giocattolo.

Barbie Fashionistas 2019
Barbie con Sindrome di Down

Nel 2023, Mattel ha lanciato una Barbie con Sindrome di Down, sviluppata in collaborazione con la National Down Syndrome Society (NDSS). La bambola presenta caratteristiche fisiche tipiche delle persone con questa condizione, come un viso più rotondo e occhi a mandorla, ed è stata progettata per promuovere la consapevolezza e l’inclusione.

La bambola indossa un abito coloratissimo: i colori giallo e blu di farfalle e fiori non sono casuali, ma sono quelli associati alla consapevolezza della sindrome di Down. Ha poi un plantare alla caviglia: alcuni bambini con sindrome di Down li usano per sostenere meglio i piedi e agevolare la camminata. Al collo ha una collana rosa che rappresenta le tre punte del 21esimo cromosoma: è quello responsabile della sindrome.

 

L'influencer Enya con la Barbie con Sindrome di Down
Il dibattito : inclusione o marketing?

L’introduzione di queste bambole ha suscitato un acceso dibattito: si tratta di un genuino impegno verso l’inclusione o di una strategia di marketing? Alcuni sostengono che Mattel abbia finalmente ascoltato le esigenze di un pubblico più vario, mentre altri vedono in queste iniziative una semplice operazione commerciale per ampliare la base di consumatori.

Un punto cruciale è che l’inclusione non si esaurisce con la creazione di una bambola. Affinché queste iniziative abbiano un impatto reale, è necessario che i bambini abbiano accesso a storie, ambientazioni e giochi che supportino un’idea di diversità autentica e positiva.

La strada verso un mondo dei giocattoli più inclusivo è ancora lunga, ma Mattel ha fatto passi significativi. La speranza è che queste iniziative non siano solo operazioni di marketing, ma rappresentino un vero cambiamento culturale, capace di insegnare ai bambini l’importanza dell’inclusione e della rappresentazione di tutte le realtà umane.

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Dopo anni di critiche e richieste di maggiore rappresentanza, Mattel ha rilanciato il suo impegno per l’inclusione. Nel 2019, l’azienda ha introdotto nuove Barbie con disabilità:

  • Una Barbie su sedia a rotelle con un design migliorato rispetto a Becky, pensato per garantire maggiore accessibilità e realismo.

  • Una Barbie con una protesi alla gamba, realizzata in collaborazione con Jordan Reeves, un’attivista con disabilità.

Queste bambole hanno ricevuto ampi consensi e sono state considerate un passo in avanti nella rappresentazione delle persone con disabilità nel mondo del giocattolo.

Vivere con una Protesi – Tra perdita e resilienza

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VIVERE CON UNA PROTESI

Tra perdita e resilienza

L’uso di una protesi rappresenta un cambiamento profondo nella vita di chi la indossa. Se da un lato la protesi offre la possibilità di recuperare funzionalità e mobilità, dall’altro lato porta con sé un bagaglio di sfide psicologiche che possono influenzare in modo significativo la qualità della vita di una persona. Per chi affronta una perdita fisica, come un’amputazione, il processo di adattamento alla protesi è un cammino complesso che coinvolge sia il corpo che la mente.
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Il Trauma della Perdita

La perdita di un arto o di una parte del corpo è un’esperienza traumatica, che sconvolge non solo il corpo ma anche l’identità della persona. Il corpo, che fino a quel momento era visto come qualcosa di integrato e completo, diventa improvvisamente parzialmente alterato. Questo cambiamento può portare a sentimenti di smarrimento, frustrazione e tristezza. L’adattamento alla protesi non riguarda solo l’aspetto fisico, ma anche il difficile lavoro psicologico di accettare una nuova realtà.

Molti affrontano la perdita di un arto come un lutto, attraversando fasi di negazione, rabbia, tristezza e, infine, accettazione. Il processo può essere lungo, e la protesi diventa uno strumento necessario, ma non sempre amato. Molti provano un senso di estraneità verso la propria immagine riflessa nello specchio. Sentirsi “diversi” può minare l’autostima e generare ansia sociale.

L’Adattamento alla Protesi

Il passaggio dall’essere senza un arto all’uso di una protesi è spesso segnato da una fase di sperimentazione e adattamento. Fisicamente, la protesi può comportare fastidi iniziali, come irritazioni o dolori. Psicologicamente, l’adattamento richiede tempo. Le prime esperienze di camminare o utilizzare una protesi sono emozionanti ma anche frustranti, poiché la mobilità che si ottiene non è la stessa di un arto naturale.

Molte persone che portano una protesi raccontano di avere il desiderio di “fondersi” con essa, di riuscire a dimenticare che l’arto non è più quello originale. L’obiettivo, infatti, è superare il senso di estraneità e imparare a viverci insieme, come se fosse una parte naturale del corpo. Superare questa fase significa acquisire maggiore fiducia in sé e accettare la protesi non come una “riparazione”, ma come una risorsa che permette di vivere meglio.

Il Ruolo della Riabilitazione Psicologica

La riabilitazione non riguarda solo il recupero fisico, ma anche quello emotivo. Per molte persone, la riabilitazione psicologica gioca un ruolo fondamentale nel superare il trauma legato alla perdita dell’arto e all’uso della protesi. Il supporto di psicologi o terapeuti esperti può aiutare a elaborare il lutto, affrontare la paura di non riuscire a riprendere la propria vita quotidiana e gestire i cambiamenti di immagine corporea.

Il gruppo di supporto, inoltre, è un potente alleato. Parlare con altre persone che affrontano la stessa esperienza aiuta a sentirsi meno soli e a comprendere che le difficoltà sono temporanee. L’importanza di condividere esperienze e di ricevere incoraggiamento da chi ha già attraversato il cammino dell’adattamento è essenziale per mantenere una visione positiva e proattiva.

Accettazione e Rinascita

Il processo di accettazione è un atto di forza interiore che consente alla persona di vedere la propria vita sotto una nuova luce. Per molte persone che portano una protesi, il percorso di adattamento rappresenta una vera e propria rinascita. Non è più il corpo che definisce l’identità, ma la resilienza, la determinazione e la capacità di reinventarsi.

Spesso, le persone che utilizzano una protesi sviluppano una nuova visione di sé, più consapevole e autentica. La protesi, inizialmente vista come un ostacolo, diventa un simbolo di forza e adattabilità. La possibilità di tornare a svolgere attività quotidiane, o addirittura praticare sport, diventa una motivazione per spingersi oltre i propri limiti.

Indossare una protesi è un viaggio psicologico profondo che coinvolge emozioni complesse e trasformazioni interiori. La strada verso l’adattamento può essere lunga e difficile, ma porta con sé la possibilità di riscoprire un senso di indipendenza, rinascita e forza. Con il giusto supporto e la determinazione, una protesi può diventare non solo un mezzo per camminare, ma un simbolo di resilienza, speranza e rinnovata libertà.

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Ortesi e Protesi Personalizzate. Quali benefici?

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Ortesi e Protesi Personalizzate - Quali Benefici?
Le protesi e le ortesi personalizzate rappresentano un’importante innovazione nel campo della medicina e della riabilitazione. Questi dispositivi, progettati su misura per adattarsi perfettamente alle esigenze e alle caratteristiche fisiche di ciascun individuo, offrono numerosi benefici che vanno ben oltre la semplice funzionalità. Non solo migliorano la qualità della vita, ma contribuiscono anche a ottimizzare il recupero e a garantire una maggiore autonomia a chi affronta sfide legate alla mobilità o alla perdita di una parte del corpo. Con l’evoluzione delle tecnologie e dei materiali, le protesi e le ortesi personalizzate sono diventate strumenti sempre più sofisticati e confortevoli, in grado di rispondere in modo preciso alle esigenze di ogni persona. In questo articolo esploreremo i principali vantaggi di queste soluzioni avanzate, analizzando come esse possano rivoluzionare il percorso riabilitativo e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Ma vediamo una breve lista dei benefici connessi all’utilizzo di questi dispositivi.
Miglioramento Qualità della Vita

Uno studio pubblicato nel Journal of Rehabilitation Research nel 2023, secondo cui l’85% dei pazienti ha riportato un miglioramento significativo nella mobilità grazie a soluzioni personalizzate come ortesi o protesi. Lo studio suggerisce che dispositivi adattati alle esigenze specifiche dell’individuo non solo migliorano l’efficienza motoria, ma anche la qualità della vita, favorendo un ritorno alle attività quotidiane con maggiore autonomia e comfort.

Riduzione del Dolore

il 78% delle persone con dolore cronico ha riscontrato un miglioramento grazie all’uso di plantari o ortesi personalizzate, secondo un dato attribuito all’American Academy of Orthotics and Prosthetics del 2022. Questo risultato sottolinea l’importanza di soluzioni su misura nel trattamento del dolore cronico, migliorando il comfort e la qualità della vita del paziente.

Efficienza Biomeccanica

Le protesi personalizzate riducono il consumo energetico del 25% rispetto a quelle standard, secondo una ricerca del 2023 pubblicata dalla International Society for Prosthetics and Orthotics. Questo dato suggerisce che le protesi su misura migliorano l’efficienza biomeccanica dell’utente, permettendo di compiere le stesse attività con uno sforzo fisico minore.

Prevenzione Complicanze

I dispositivi personalizzati riducono il rischio di ulcere da pressione del 40% nei pazienti diabetici, secondo una fonte del 2022 da Diabetes Care. Ciò evidenzia il ruolo delle soluzioni ortesiche e protesiche su misura nella prevenzione delle complicanze, in particolare per le persone a rischio più elevato a causa di condizioni croniche come il diabete. La personalizzazione garantisce una migliore distribuzione della pressione e riduce l’attrito, fattori critici nella prevenzione delle ulcere.

Conclusioni

Le ortesi e protesi personalizzate non sono solo dispositivi medici, ma vere e proprie soluzioni per migliorare il benessere e la mobilità delle persone, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun paziente.

Calze a Compressione Graduata : amore per le tue gambe

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Calze a Compressione Graduata

Scopri il potere delle calze a compressione graduata: un supporto straordinario per gambe leggere e in forma!

Calze e collant Modasana dal 22 al 30 novembre 2024 a metà prezzo per la Black Week OTR!

  • Riduci il gonfiore: stimola la circolazione e contrasta il ristagno.
  • Previeni la stanchezza: ideali per chi sta in piedi o seduto a lungo.
  • Allevia il dolore: perfette per chi soffre di vene varicose o crampi.
  • Prestazioni al top: indispensabili per sportivi e viaggiatori.

Ma cosa sono esattamente, quando usarle e, soprattutto, quali sono i loro benefici? Preparati a un viaggio che unisce stile, scienza e praticità!

Cosa Sono le Calze a Compressione Graduata?

Le calze a compressione graduata non sono semplici calze. Si tratta di indumenti progettati per esercitare una pressione controllata e decrescente lungo la gamba: più stretta sulla caviglia e via via meno compressiva salendo verso il polpaccio o la coscia. Questo design favorisce il ritorno del sangue verso il cuore, aiutando a prevenire ristagni e gonfiori.

Sono disponibili in diversi stili – dal ginocchio alla coscia o a tutta gamba – e in vari livelli di compressione, da leggera (8-15 mmHg) a più intensa (30-40 mmHg e oltre), per adattarsi alle esigenze di ciascuno.

Quando Usarle?

Le calze a compressione graduata non sono solo per chi ha problemi di salute: possono migliorare la vita di chiunque. Ecco alcune situazioni in cui possono fare la differenza:

  • 1. Durante i Viaggi Lunghi : Hai mai provato quella sensazione di gambe gonfie e pesanti dopo ore in aereo o in macchina? Questo accade perché stando seduti a lungo il flusso sanguigno rallenta. Le calze a compressione aiutano a prevenire il ristagno venoso, riducendo il rischio di trombosi venosa profonda (TVP).
  • 2. In Gravidanza : Con il pancione cresce anche la pressione nelle vene delle gambe, il che può portare a gonfiore e vene varicose. Le calze a compressione sono una salvezza per future mamme, migliorando la circolazione e alleviando i disagi.
  • 3. Per Sportivi : Atleti di ogni livello usano le calze a compressione per migliorare la performance e accelerare il recupero. Favoriscono l’ossigenazione dei muscoli, riducendo l’accumulo di acido lattico e diminuendo l’affaticamento.
  • 4. Per Chi Lavora in Piedi o Seduto a Lungo : Che tu sia un infermiere, un insegnante, o un impiegato alla scrivania, stare in piedi o seduto per lunghi periodi può causare gonfiore e affaticamento alle gambe. Le calze a compressione sono l’alleato perfetto per affrontare la giornata senza sentirti esausto.

I Benefici delle Calze a Compressione Graduata

1. Alleviano il Gonfiore

Riducendo la pressione venosa, queste calze contrastano il ristagno dei liquidi nei tessuti, un problema comune per chi soffre di edema o passa tanto tempo fermo.

2. Migliorano la Circolazione

Stimolando il ritorno venoso, favoriscono una migliore ossigenazione dei tessuti e il drenaggio linfatico. Il risultato? Gambe più leggere e meno affaticate.

3. Prevengono Problemi di Salute

Indossare calze a compressione aiuta a prevenire vene varicose, capillari rotti e trombosi venosa profonda, soprattutto in situazioni a rischio come i viaggi aerei.

4. Supportano il Recupero Muscolare

Per gli sportivi, le calze a compressione accelerano il recupero post-allenamento, migliorando la rimozione delle tossine dai muscoli.

5. Comfort e Stile

Oggi le calze a compressione non sono più anonime e noiose! Sono disponibili in colori vivaci, design accattivanti e materiali traspiranti, perfette per abbinare funzionalità ed estetica. Dal 22 al 30 novembre 2024 le paghi la metà per la Black Week OTR!

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Come Scegliere le Calze Giuste?
  • Livello di Compressione: Se non hai particolari problemi di salute, inizia con una compressione leggera (15-20 mmHg). Per esigenze mediche, consulta un professionista.
  • Lunghezza: Ginocchio, coscia o a tutta gamba? Dipende dalle tue necessità e preferenze.
  • Materiale: Cerca calze traspiranti e morbide, che si adattino alla tua pelle senza irritarla.
PROVALE ORA

Le calze a compressione graduata non sono solo per chi ne ha bisogno per motivi medici: sono un investimento nel tuo benessere quotidiano. Che tu stia cercando sollievo per le tue gambe, un miglior recupero sportivo, o semplicemente un modo per affrontare una giornata intensa senza sentirti esausto, queste calze sono un must-have.

Sperimenta tu stesso i benefici e scoprirai che a volte, il segreto per sentirsi meglio, parte proprio dalle gambe! 🚶‍♂️🧦

Busto Ortopedico e Psiche

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Busto Ortopedico e Psiche

Il Busto Ortopedico : funzionalità

Il busto ortopedico è un dispositivo medico utilizzato per sostenere, correggere o immobilizzare il tronco, aiutando a trattare o prevenire problemi alla colonna vertebrale, come scoliosi, ipercifosi, iperlordosi o altre patologie posturali. Viene spesso impiegato in contesti terapeutici sia nell’età evolutiva (per bambini e adolescenti in crescita) sia nell’età adulta, in seguito a traumi, malattie degenerative o interventi chirurgici.

Tipi di Busto

In Ortopedia esistono vari tipi di busto. Quelli maggiormente diffusi sono

– il busto Cheneau di ortesi dinamico in polietilene per scoliosi dorso-lombari, con curva dorsale e cifosi superiore alta;

– il busto Milwaukee correttivo particolarmente plastico per scoliosi lombari, toraco-lombari, dorsali alte, cifosi e adatto per pazienti con problemi cardiaci congeniti;

– il corsetto Lionese con struttura in alluminio 3 punti imbottita per immobilizzare la colonna.

Ogni tipologia di busto può adempiere ad una o più delle seguenti funzioni:

Correttiva: aiuta a correggere la postura o deviazioni della colonna vertebrale.
Preventiva: previene l’aggravarsi di patologie spinali.
Protettiva: riduce il carico sulla colonna in situazioni post-operatorie o dopo traumi.
Di sostegno: fornisce un supporto meccanico per ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita.

 
Busto otopedico e psiche

Variabili Psicologiche

Nonostante la sua importanza, l’uso del busto è spesso accompagnato da emozioni e vissuti contrastanti.

Accettazione del corpo e dell’immagine di sé:
Indossare un busto può influire sull’immagine corporea di una persona, specialmente negli adolescenti. Durante l’età evolutiva, il corpo e l’apparenza sono centrali per l’autostima e l’integrazione sociale. L’uso prolungato del busto può causare imbarazzo, percezione di “diversità” e frustrazione. Nell’età adulta, il cambiamento nell’aspetto può avere effetti simili, anche se spesso la priorità è il sollievo dal dolore o il recupero funzionale.
Adattamento psicologico:
L’adattamento all’uso del busto può richiedere del tempo e spesso comporta sfide emotive e psicologiche. L’individuo può sperimentare sentimenti di frustrazione, ansia o depressione, specialmente quando il dispositivo limita la libertà di movimento o richiede un lungo periodo di utilizzo. La presenza di un supporto psicologico e il coinvolgimento di familiari e amici possono favorire un adattamento più positivo.
Percezione sociale:
La sensazione di essere osservati o giudicati a causa dell’uso del busto può influenzare il comportamento sociale e l’autostima. Molti pazienti, soprattutto giovani, possono sentirsi stigmatizzati o isolati. Ciò può portare a evitare determinate attività sociali o a una riduzione delle interazioni sociali. È fondamentale educare l’ambiente circostante (scuola, lavoro) per ridurre questi effetti.
Impatto emotivo:
L’imposizione di indossare un busto può generare stress emotivo e sentimenti di impotenza, soprattutto quando è vissuto come una “costrizione”. La dipendenza dal dispositivo può sembrare una limitazione della libertà personale, causando rabbia o rassegnazione. In questi casi, tecniche di gestione dello stress, come il supporto psicologico o la terapia cognitivo-comportamentale, possono essere utili.
Motivazione e aderenza al trattamento:
La motivazione a indossare regolarmente il busto è cruciale per ottenere i benefici terapeutici. Tuttavia, soprattutto nei più giovani, l’aderenza al trattamento può essere problematica. Il disagio fisico, il fastidio o la percezione di “diversità” possono scoraggiare l’uso costante del busto. È importante motivare il paziente, mostrando i progressi ottenuti e spiegando i vantaggi a lungo termine del trattamento.
Qualità della vita:
In alcuni casi, i pazienti possono riferire un miglioramento della qualità della vita grazie alla riduzione del dolore o al miglioramento della mobilità. Tuttavia, il comfort del busto e la sua personalizzazione sono fondamentali per evitare disagi fisici e psicologici. Un busto ben adattato e personalizzato può ridurre significativamente i sentimenti negativi associati al suo uso.

Strategie di Supporto

Sappiamo bene quanto ogni persona sia unica, e di conseguenza le strategie di supporto alla compliance variano in base al tipo di problematica, alla personalità ed il contesto di riferimento specifico dellla persona che debba indossare o già indossi un busto ortopedico.

Educazione e informazione: Spiegare chiaramente l’importanza del busto e come può migliorare la salute nel lungo termine può aiutare il paziente a sviluppare una maggiore accettazione.
Supporto sociale: Famiglia, amici e operatori sanitari dovrebbero fornire incoraggiamento e comprensione, creando un ambiente in cui il paziente si sente supportato e non giudicato.
Interventi psicologici: In alcuni casi, può essere utile integrare il trattamento fisico con una consulenza psicologica, per aiutare a gestire l’ansia, l’imbarazzo o eventuali problemi di adattamento.
Personalizzazione del busto: La possibilità di personalizzare il dispositivo, rendendolo meno evidente o più confortevole, può contribuire a migliorare l’adesione e il benessere psicologico.


In conclusione, l’uso del busto ortopedico non coinvolge solo l’aspetto fisico, ma ha un impatto significativo anche a livello psicologico. Un approccio multidisciplinare, che consideri sia le necessità mediche che le variabili psicologiche, è essenziale per garantire il miglior risultato possibile e favorire una buona qualità della vita.

Aerosol Terapia in autunno

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Progetto di Vita per persone con disabilità.
La Legge n. 328/00 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali”) prevede la predisposizione di un progetto individuale per
ogni “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva
(art. 3 L. 104/92)” che abbia come obiettivo la piena integrazione scolastica,
lavorativa, sociale e familiare dell’individuo.

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Progetto di vita e disabilità : novità normative

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Progetto di Vita per persone con disabilità.
La Legge n. 328/00 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali”) prevede la predisposizione di un progetto individuale per
ogni “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva
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Tourability – Spiagge accessibili ed inclusive in sicilia

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TOURABILITY

Spiagge accessibili ed inclusive in Sicilia

Tourability è un’iniziativa innovativa, sostenuta dalla Regione Sicilia, volta a trasformare la Sicilia in una destinazione turistica inclusiva e accessibile per tutti

Per la stagione estiva 2024 il progetto siciliano Tourability coinvolgerà 10 spiagge tra Catania (Plaia) e Palermo (Mondello), allo scopo di potenziare il turismo accessibile, attrezzando i litorali siciliani per renderli inclusivi.
 
Tourability è un’iniziativa innovativa, sostenuta dalla Regione Siciliana, volta a trasformare la Sicilia in una destinazione turistica inclusiva e accessibile per tutti.
I Servizi

Le 10 location, oltre ad avere il parcheggio riservato e la disponibilità di servizi igienici attrezzati secondo la normativa vigente per le persone con disabilità saranno ottimizzate con nuove passerelle antiscivolo in legno di pino auto-clavato, le carrozzine per accesso al mare “sand and street”, gli ombrelloni, sdraio funzionali, kit di salvataggio necessari per rendere le giornate estive più divertenti, confortevoli e sicure anche per le persone con disabilità.

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RAGAZZI DISABILI IMPIEGATI NEGLI STABILIMENTI

Il progetto non si limita ad intervenire sulle strutture, ma sono stati avviati 30 tirocini per ragazzi disabili: a conclusione del percorso formativo questi ultimi saranno impiegati negli stabilimenti balneari, nei servizi di ristorazione, accoglienza, sala, bar, segreteria, assistenza ai bagnanti. «La selezione dei partecipanti ai tirocini – sarà gestita dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Catania che grazie a un matching tra le specifiche esigenze delle location turistiche e i profili dei candidati, costruirà nuove opportunità di esperienza lavorativa per giovani persone con disabilità nei lidi beneficiari del Progetto».

Di seguito i Lidi selezionati :

  • lungo la Plaia etnea : il Lido America, la Colonia Don Bosco, il Lido le Palme, il Lido Polifemo e il Lido Sablè Sale;
  • nel litorale di Mondello a Palermo : il Lido Sirenetta, Lido Acqua Marina, i due Lidi dell’Ombelico Del Mondo, Mondello MIA.
Per conoscere il mondo Tourability, visita il sito tourability.it