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Si avvia un circolo vizioso che parte dal dolore cronico, come appunto anticipato, che apporta alla necessità di ricorrere a dei trattamenti perduranti nell’intera vita e che generano inevitabilmente dei costi, costi che risulterebbero di gran lunga limitati se si decidesse di effettuare un unico investimento sulla propria salute adoperando l’intero kit presentatoci oggi in azienda: il paziente cronico ha la nostra massima attenzione nel tentativo di garantirgli un miglioramento della qualità della propria vita, “il 20% della popolazione europea soffre di dolore cronico; il dolore cronico più frequente è il mal di schiena, seguito dai dolori articolari e reumatici. L’età media della popolazione è in aumento, di conseguenza il numero di persone che soffrono di patologie croniche: 6,9 milioni di over 75. Di questi l’80% soffre di almeno 3 patologie croniche, un altro 80% ha gravi limitazioni motorie”.

“Prove tecniche”: per il trattamento dei tessuti molli superficiali è indicata l’alta frequenza e la bassa intensità, per il trattamento dei tessuti ossei, tendinei, legamentosi, cartilaginei, muscolari e cutanei invece la bassa frequenza e l’alta intensità.

Come agisce concretamente? “La cellula è in continua riproduzione e la membrana cellulare è permeabile: l’equilibrio osmotico della cellula è garantito dal continuo scambio intra/extra cellulare attraverso la membrana (che riceve sostanze nutritive ed espelle quelle di scarto).

Lo scambio tra ambiente interno ed esterno della cellula avviene grazie alla differenza di potenziale elettrico che si genera sulla superficie della membrana cellulare”.