Paralisi Cerebrale Infantile
Riabilitazione innovativa a Sassari con la tuta Mollii Exopulse
La cura non sempre significa guarigione, ma può voler dire migliorare la vita, alleggerire il dolore, restituire movimenti più liberi. È questo lo spirito che ha guidato la ASL 1 di Sassari, in collaborazione con la AOU Sassari, nell’avvio di un progetto pilota innovativo: l’utilizzo delle neurotute “Exopulse Mollii Suit” per bambini e ragazzi con paralisi cerebrale infantile (PCI).
La sfida della paralisi cerebrale infantile

La PCI non è una malattia unica, ma un insieme di disturbi neurologici dovuti a una lesione cerebrale permanente e non progressiva.
Può influenzare in modo variabile la postura, il movimento, la coordinazione e, in molti casi, anche lo sviluppo cognitivo e relazionale.
Nonostante la sua natura permanente, i sintomi possono essere modulati e migliorati grazie a terapie mirate.
Proprio per questo la ricerca e la sperimentazione sono fondamentali: aiutano i bambini a scoprire nuove strategie, a vivere il quotidiano con meno dolore e più autonomia.
La neurotuta Mollii
La protagonista di questa sperimentazione è la neurotuta Mollii una tuta speciale, frutto della ricerca Ottobock:
Stimolazione elettrica sottosoglia: invia impulsi lievissimi a tutto il corpo, impercettibili ma efficaci.
Inibizione reciproca: rilassa i muscoli più rigidi stimolando quelli antagonisti e, contemporaneamente, attiva i muscoli ipotonici.
Obiettivo: ridurre la spasticità, migliorare la fluidità dei movimenti, diminuire il dolore, favorire l’autonomia quotidiana.
Le neurotute Mollii non sono semplici tutine: sono un concentrato di tecnologia applicata alla riabilitazione. Sfruttano una stimolazione elettrica sottosoglia capace di rilassare i muscoli rigidi e attivare quelli ipotonici, rendendo i movimenti più fluidi e meno dolorosi.
Se i risultati del progetto confermeranno le aspettative, queste tute potranno diventare un supporto prezioso per molte famiglie, affiancando i percorsi riabilitativi tradizionali e permettendo ai bambini di vivere con più autonomia.
Il progetto pilota a Sassari
Sono 15 i bambini, tra i 2 e i 18 anni, che in questi mesi stanno indossando le neurotute grazie al progetto guidato dalla Neuropsichiatria Infantile della ASL 1 e dell’AOU Sassari, con il coinvolgimento del Servizio di Protesica e dell’Istituto di Fisiologia.
Il percorso è stato strutturato in più fasi:
Formazione di operatori sanitari e famiglie per l’uso corretto della tuta.
Consegna e utilizzo quotidiano a domicilio, con monitoraggio costante da parte degli specialisti.
Valutazioni cliniche e strumentali (riflesso H, elettromiografia di superficie, strumenti come SAS – Smart Assessment of Spasticity) per misurare in modo scientifico i progressi ottenuti.
In primavera arriveranno i primi risultati ufficiali, che diranno se la sperimentazione potrà essere estesa ad altri centri e a un numero maggiore di pazienti.


Una collaborazione di competenze
Dietro ogni bambino coinvolto c’è un lavoro di rete: neuropsichiatri, fisioterapisti, tecnici ortopedici, famiglie. Tutti con un obiettivo comune: offrire nuove possibilità di vita.
In questa rete, OTR Ortopedia ha dato il proprio contributo tecnico a fianco di ASL 1 Sassari e Ottobock, partecipando alla fase di supporto pratico per le prove e le misure delle neurotute, prima della consegna alle famiglie.