Piede Piatto nei Bambini
Quando Preoccuparsi
Il piede piatto è una delle condizioni più osservate nei bambini piccoli. Molti genitori, vedendo un’impronta “piatta”, si preoccupano pensando che sia necessario intervenire subito.
In realtà, nella maggior parte dei casi il piede piatto è fisiologico e si risolve spontaneamente con la crescita.
In questo articolo faremo chiarezza:
quando il piede piatto è normale
quando è utile rivolgersi allo specialista
se e quando servono i plantari
quali scarpe scegliere
quali segnali non vanno ignorati
Cos’è il piede piatto nei bambini
Il piede piatto è una condizione in cui l’arco plantare (la “curva” interna del piede) non è ancora evidente, e quindi il piede appare più appoggiato al suolo.
Nei bambini piccoli è assolutamente normale, perché:
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i legamenti sono più elastici
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la muscolatura è ancora in fase di sviluppo
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il cuscinetto adiposo sotto il piede è più spesso
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l’arco plantare non è ancora formato
Quando il piede piatto è del tutto normale
Fino ai 6–7 anni, nella maggior parte dei bambini il piede piatto è fisiologico.
Tipicamente si nota:
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impronta piatta quando camminano scalzi
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piede che “cede” verso l’interno
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camminata un po’ incerta nei primi anni
Questi aspetti fanno parte della crescita: l’arco plantare inizia a definirsi gradualmente tra i 4 e i 10 anni.
➡️ In questa fase non servono plantari né scarpe speciali, se non ci sono sintomi.
Quando è utile una visita ortopedica
In alcuni casi, però, una valutazione specialistica è raccomandata.
È bene rivolgersi a un ortopedico pediatrico o a un tecnico ortopedico quando il bambino:
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lamenta dolore ai piedi, alle gambe o alla schiena
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cade spesso o appare goffo nella camminata
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ha una pronazione marcata, cioè il piede ruota molto verso l’interno
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mantiene il piede piatto anche quando sale sulle punte
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ha una evidente differenza tra i due piedi
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ha piede piatto associato a ginocchio valgo (ginocchia che “toccano”)
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non mostra miglioramenti dopo i 7–8 anni
Il professionista valuterà postura, appoggio, camminata e mobilità articolare, eventualmente con esame baropodometrico o analisi del passo.
Plantari per bambini: quando servono davvero?
I plantari non sono necessari nella maggior parte dei casi.
Servono solo quando il piede piatto è:
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doloroso, marcato e non migliora nel tempo
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associato a posture scorrette o affaticamento rapido
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consigliato dal pediatra o ortopedico
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legato a ginocchio valgo o asimmetrie del cammino
👉 I plantari non creano l’arco plantare: l’arco si sviluppa naturalmente grazie al movimento, al gioco e alla crescita muscolare.
I plantari agiscono su dolore, allineamento e qualità del movimento, e vengono sempre realizzati su misura.
Che scarpe scegliere per un bambino con piede piatto?
La scelta delle scarpe è molto importante.
Le calzature migliori sono quelle che favoriscono lo sviluppo naturale del piede:
✔ Flessibili in punta
✔ Con contrafforte posteriore stabile (sostiene il tallone)
✔ Con suola morbida e antiscivolo
✔ Leggere
Sbagliato invece scegliere scarpe:
✘ troppo rigide
✘ troppo contenitive
✘ alte e pesanti
Le scarpe devono accompagnare il movimento naturale, non bloccarlo.
Cosa può aiutare lo sviluppo dell’arco plantare
Alcune attività stimolano la muscolatura del piede:
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camminare scalzi su diverse superfici
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salire sulle punte
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arricciare un asciugamano con le dita del piede
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giochi di equilibrio
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camminare sulla sabbia
Nella maggior parte dei casi, il piede piatto nei bambini non è un problema e non richiede alcun trattamento, che potrebbe addirittura ostacolare il naturale sviluppo del piede.
L’intervento ortopedico è utile solo quando:
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c’è dolore
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ci sono alterazioni del cammino
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il piede piatto è strutturale
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non ci sono miglioramenti con la crescita